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Portogruaro: Stanziati oltre 4 milioni di euro per il restauro del campanile

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Dopo anni di attesa, trovate finalmente le risorse economiche necessarie per restaurare la storica torre pendente di Portogruaro.

Portogruaro, 21.02.2018. L’altro ieri il comitato tecnico scientifico del Mibact ha approvato un piano di investimenti pari a circa 597 milioni di euro sul patrimonio culturale italiano. Fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutta Italia che comprendono il più importante piano antisismico finora finanziato sul patrimonio museale statale, una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio. Tra gli interventi di restauro e prevenzione rischio sismico rientra anche quello della torre campanaria pendente di Portogruaro per la quale sono stati destinati 4 milioni e 200 mila euro. “Le risorse stanziate oggi – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – segnano un importante traguardo con il primo, grande piano di prevenzione del rischio sismico per i musei statali e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nazionale”. Viva soddisfazione è stata espressa dalla parlamentare portogruarese Sara Moretto, candidata per il PD alla Camera dei Deputati, che ha così commentato la notizia: “Ho posto al Ministero e alla Soprintendenza il problema della torre di Portogruaro attraverso lettere e proposte di emendamento alle leggi di bilancio. Finalmente il Mibact ha raccolto queste segnalazioni e ha finanziato l’intervento di restauro della torre. Si tratta di un risultato tangibile che affronta un problema irrisolto da anni. Con queste risorse – ha concluso – si potrà recuperare e mettere in sicurezza un bene simbolo della mia città”. E’ un momento decisamente positivo per la città del Lemene la quale, dopo essere riuscita ad accaparrarsi 4 milioni e 900 mila euro dal Bando Periferie per la riqualificazione dell’ex Perfosfati, si trova oggi ad avere un analogo stanziamento statale per la completa messa in sicurezza della torre campanaria. Attorno a questo bene monumentale sono venute “ai ferri corti” la Parrocchia di Sant’Andrea e l’amministrazione Senatore perché – secondo la sindaco – la proprietà della torre non è da attribuirsi, come si riteneva fino a poco tempo fa, al Comune bensì alla Parrocchia. Tale contrapposizione ha raggiunto l’apice nell’agosto del 2016 quando la sindaco Senatore, con due ordinanze, ha intimato alla Diocesi di Concordia-Pordenone di provvedere immediatamente al monitoraggio della situazione statica della torre nonché di provvedere anche all’esecuzione delle indagini soniche topografiche sulle murature. Dopo una serie di incontri, svoltisi a Venezia, le parti sembrano aver raggiunto una sorta di “tregua” che verrà molto probabilmente consolidata con l’odierno ed inaspettato stanziamento del Mibcat visto che Comune e Diocesi non dovranno più sborsare soldi per la messa in sicurezza del campanile.

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