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Zanin: “Zaia, Barbisan e la Senatore hanno rovinato il Punto nascita di Portogruaro”

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Portogruaro, 25.11.20107. Torna ad infiammarsi il dibattito politico sulla sanità locale.

Il riconfermato segretario del Circolo Pd di Portogruaro, Roberto Zanin, accusa “il governatore Zaia, il consigliere regionale Barbisan e la sindaco Senatore di aver compromesso un servizio che funzionava”, ovvero il Punto nascita in riva al Lemene. Eppure la settimana scorsa – come riporta stamani La Nuova Venezia – la Giunta Regionale ha dato mandato di un finanziamento di 230 mila euro per il Punto nascita. Zanin osserva che si fa un gran parlare di grossi investimenti nel presidio ospedaliero di Portogruaro, ma al momento i fatti dicono altro. “Il Punto nascita del presidio ospedaliero di Portogruaro, dopo due anni di chiusura, è stato riaperto in forma declassata e con carenze d’organico. Il numero dei parti effettuati dall’apertura del reparto ad oggi è molto contenuto (76 in 5 mesi). Il declassamento del reparto non permette cesarei programmati, non è ancora stata attivata l’anestesia epidurale e il concorso per il nuovo primario non è stato attivato. Invece nel vicino Friuli – a San Vito al Tagliamento – il punto nascite accoglie le neo mamme del Portogruarese e si sta sempre di più organizzando. Le scelte fatte dalla Regione Veneto e dall’Ulss 4 sul reparto di cardiologia del presidio ospedaliero di Portogruaro sono ancora più gravi. La separatezza tra reparto e prestazioni ambulatoriali, i conseguenti continui spostamenti dei cittadini tra i diversi presidi ospedalieri del territorio, le carenze riscontrate nell’affrontare le emergenze non favoriscono la sicurezza dei cittadini. Continua la non piena operatività del centro antidiabetico. Il trasferimento del SER.D. è stata considerata dagli stessi operatori una decisione sbagliata che compromette l’accessibilità del servizio. Il reparto di neurologia verrà trasferito a San Donà nonostante la richiesta di revisione delle schede ospedaliere.” Proprio oggi sul Gazzettino il sindaco di Fossalta di Piave, il leghista Massimo Sensini, ha ribadito di continuare a volere il reparto di neurologia a San Donà, come previsto dalle schede regionali, checché ne dica la capogruppo del Carroccio a Portogruaro, Alessandra Zanutto. Ma l’elenco di Zanin, sulle cose che non vanno nella la sanità in riva al Lemene, non è finito. “A rischio di dequalificazione e riduzione psichiatria il dipartimento di salute mentale, da sempre un punto di riferimento storico ed importante. I servizi sul territorio – sia sociali che sanitari sono carenti, la medicina integrata non decolla. I cittadini sono spesso poco informati, indirizzati ai servizi privati o, nei diversi presidi della zona, obbligati a lunghe liste di attesa. Sulla sanità la Giunta di Centro-destra a Portogruaro ha dimostrato –secondo Zanin – tutta la sua sudditanza alla Regione. Recentemente anche il consigliere regionale Barbisan ha dichiarato che le schede ospedaliere devono essere riesaminate, affermazioni di principio, ma nel frattempo si continua a offrire ai cittadini servizi frammentati, discontinui, senza una effettiva rete di qualità e di tempestività.”  Dalle parole del segretario Zanin mi sembra che sia caduto nel vuoto l’appello, lanciato stamani sulla Nuova Venezia, del consigliere regionale Baribisan di fare squadra per salvaguardare la sanità nel Portogruarese. Da ambo le parti si preferisce scambiarsi reciproche accuse su chi ha indebolito il nostro settore sanitario.

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