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Zanco prende le distanze da Geronazzo: Non è di Forza Italia

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Ha creato inaspettatamente un terremoto politico l’articolo, pubblicato ieri, sullo stato di degrado della fontana del Piri. Stamani Rambuschi ha tirato in ballo Forza Italia e pure il M5s.

Portogruaro, 11.06.2018. Acque agitate nella sezione locale del partito di Berlusconi. Stamani Pietro Rambuschi, membro del direttivo cittadino di Forza Italia, mi ha contattato aggiornandomi sulla vicenda della fontana del Piri della quale ieri avevo segnalato lo stato di abbandono in cui era ripiombata. Si è subito affrettato a dirmi che il consigliere comunale forzista, Enrico Zanco, non ha gradito il mio articolo perché avevo accostato il suo nome a quello dell’assessore comunale Luigi Geronazzo definendoli appartenenti a Forza Italia. Zanco ha negato che l’assessore pradipozzese appartenga a Forza Italia, in quanto è stato eletto, nel 2015, in una lista civica (“Liberi Insieme” ndr.). Ha poi aggiunto che nella attuale maggioranza solo lui rappresenta Forza Italia. Ognuno può dire ciò che vuole, ma i fatti dicono ben altro. Alla recente inaugurazione della sede portogruarese di Forza Italia, il coordinatore provinciale, Michele Celeghin, aveva pubblicamente elogiato prima Zanco e poi Geronazzo, entrambi presenti in sala, per essere riusciti a conquistare il Comune di Portogruaro. E, a scanso di equivoci, li aveva definiti “i nostri”. Lo stesso Geronazzo, al termine del suo breve intervento, aveva definito l’On Brunetta come “il nostro presidente.” Dallo scorso novembre risulta inoltre essere a tutti gli effetti membro del direttivo provinciale di Forza Italia. E per esserlo, come minimo, devi avere in tasca la tessera del partito. Durante l’ultima campagna elettorale per le politiche, l’assessore al commercio aveva partecipato, seduto accanto a Zanco, alla presentazione dei candidati forzisti in un noto locale di Portogruaro.

Infine si è fatto fotografare sotto un gazebo di Forza Italia con Enrico Zanco. Sulla base di questi elementi mi risulta incomprensibile la presa di distanza di quest’ultimo da Luigi Geronazzo. Sconcertante anche il fatto che Rambuschi, due mesi fa, abbia suggerito il testo di un’interrogazione sulla fontana del Piri al capogruppo del M5s, Claudio Fagotto, affinché quest’ultimo la facesse protocollare in municipio. Tale documento non è mai arrivato negli uffici comunali e ciò ha fatto dire a Rambuschi che Fagotto, come tutti gli altri, si è disinteressato della faccenda. Stupisce apprendere che un ex consigliere comunale di Forza Italia abbia fatto ricorso al M5s, perché i suoi interlocutori naturali, ovvero Zanco e Geronazzo, non gli avevano dato retta in prima battuta. Stamani, invece, Rambuschi ha ottenuto rassicurazioni (dal vicesindaco nonché parlamentare della Lega, Ketty Fogliani, dal presidente del Consiglio Comunale, Gastone Mascarin, dal capogruppo di Forza Italia, Enrico Zanco) che la fontana del Piri verrà, entro questo fine settimana, riattivata per la gioia degli ultimi pesci rossi sopravvissuti. Claudio Fagotto, dal canto suo, si dice stupefatto che Rambuschi pretenda che i Cinquestelle portino avanti la questione della fontana quando l’amministrazione comunale non dà ascolto a loro su questioni ben più importanti. “Possibile -ha sbottato Fagotto- che a Portogruaro devono essere sempre i Cinquestelle a fare casino dando voce anche a chi, magari, non è preso in considerazione dai propri rappresentanti politici?” Essendo numerosi i problemi che i portogruaresi sottopongono al M5s, il movimento è costretto a fare una cernita per tentare, nel limite del possibile, di risolverli. Ovviamente se i politici, tirati in ballo da Rambuschi, vogliono fare delle precisazioni possono contattarmi.

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