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Zanco (Forza Italia) punta in alto: Portogruaro deve tornare ad essere competitiva nel Veneto orientale, nella Città Metropolitana e in Veneto

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Portogruaro, 25.12.2017. Alla vigilia dell’ultimo consiglio comunale del 2017, nella città del Lemene hanno destato clamore le dichiarazioni del consigliere forzista Enrico Zanco apparse sul periodico informativo del Comune (da poco in distribuzione).

L’esponente di maggioranza ha scritto che questa amministrazione, potendo contare sul prezioso apporto di Forza Italia, lavorerà per far tornare Portogruaro “una città competitiva e realmente forte nell’ambito non solo del Veneto orientale, ma della stessa Città Metropolitana e, più in generale, del Veneto.” Per prima cosa noto che, a differenza di altre sue dichiarazioni ben più eclatanti (*), questa volta ha tenuto i piedi ben saldi a terra auspicando che Portogruaro diventi un punto di riferimento, al massimo, nell’ambito regionale. Io mi sarei atteso, dopo due anni e mezzo di amministrazione Senatore, che la città del Lemene si elevasse al rango delle più importanti realtà cittadine del Nord est Italia. Pazienza. In attesa che l’annuncio di Zanco si concretizzi entro la fine di questa consiliatura, l’attuale amministrazione fatica a mantenere le promesse e a soddisfare le richieste dei cittadini. Non mi riferisco ai costosi interventi come l’interramento dell’elettrodotto di Borgo San Nicolò, ma a richieste ben più modeste. Per esempio i residenti in via Pratiguori, che abitano prima e dopo il sottopasso autostradale, avevano proposto l’installazione di telecamere di sorveglianza ai due ingressi della loro strada per rendere efficace l’ordinanza che limita ai soli frontisti il transito in quella zona. Attualmente si segnalano, invece, molti automobilisti che, per bypassare il traffico congestionato di viale Pordenone nelle ore di punta, violano deliberatamente l’ordinanza gravando sulla stretta via Pratiguori. L’amministrazione comunale, in un incontro pubblico tenutosi in Borgo San Nicolò, ha risposto che per motivi tecnici non si può installare la videosorveglianza in prossimità del sottopasso. In un’epoca in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante, è disarmante la risposta di questa amministrazione la quale, se non è nemmeno in grado di attuare tale videosorveglianza, molto difficilmente potrà distinguersi per competitività e forza non solo in Veneto, nella città metropolitana e in Veneto orientale, ma anche nell’ambito, ben più ristretto, del mandamento portogruarese. Per quanto riguarda le tempistiche disattese delle opere pubbliche, basti pensare alla realizzazione della rotatoria di san Giovanni. In un articolo, apparso sul Gazzettino del 27-12-2016 (ovvero un anno fa), il dirigente dell’area tecnica del Comune aveva rivelato che entro giugno (del 2016) la rotatoria sarebbe stata ultimata. Fino adesso l’unica cosa che è stata realizzata è un pannello pubblicitario, appeso presso l’ex Scardellato, dove si mostra come sarà la futura rotatoria. In conclusione io ritengo che certi consiglieri comunali di maggioranza farebbero meglio a lanciare gli annunci propagandistici solo durante la campagna elettorale. Adesso è tempo di concentrarsi sugli aspetti basilari, iniziando a garantire, tanto per cominciare, il rispetto delle ordinanze e le tempistiche delle opere pubbliche.

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