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Viale Pordenone a senso unico: la proposta del Comitato San Nicolò

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Portogruaro, 18.05.2018. Viale Pordenone a senso unico con alberi e piste ciclabili ai lati. E’ la proposta che il Comitato di S. Nicolò presenterà all’amministrazione Senatore come possibile soluzione per decongestionare il traffico lungo questa direttrice. E’ una delle modifiche alla viabilità di Borgo S. Nicolò che l’Ing. Roberto Drigo ha illustrato ieri sera nel corso di un affollato incontro pubblico organizzato dal Comitato. Il piano prevede l’istituzione di un senso unico in viale Pordenone nel tratto che va dal ristorante “alla Botte” sino alla rotatoria di San Nicolò. Ai lati sono previste piste ciclabili che, per maggior sicurezza, saranno separate dalla sede stradale (dove il limite della velocità sarà comunque abbassato a 30 km/h) attraverso un filare di alberi che renderà più piacevoli le pedalate in bicicletta, soprattutto durante il caldo estivo. Chi, partendo dal centro storico in auto, vorrà raggiungere il centro commerciale di via Pratiguori dovrà percorrere via Udine, attualmente sottoutilizzato, e poi scegliere se svoltare per via San Martino, che diventerebbe a senso unico con limite di velocità a 30 km/h, oppure imboccare la tangenziale ed uscire poi nella grande rotatoria di viale Pordenone. Il piano comprende inoltre l’eliminazione della rotondina di via Antinori, vero e proprio collo di bottiglia in viale Pordenone, con la realizzazione di una bretella, sotto l’attuale cavalcavia autostradale che sarà allargato per permettere il passaggio della terza corsia, in grado di collegare le vie Campeio e Antinori con via Giai nonché con viale Pordenone. E’ prevista l’installazione di dissuasori di velocità, nei tratti rettilinei delle strade interne al quartiere, in maniera da impedire che tali vie si trasformino, come a volte oggi capita, in una sorta di circuito di Formula Uno. Sono previsti anche due ampi parcheggi: uno dietro la Chiesa, in modo da liberare il sagrato dalle auto, e l’altro alle spalle delle scuole di via Magellano dove i genitori degli alunni potranno lasciare le loro auto senza ostruire questa via all’inizio e alla fine delle lezioni. Per attuare tali interventi, che comprendono anche una rotatoria tra viale Udine e viale Isonzo nonché un’altra tra viale Udine e via San Martino, si stima che serviranno circa 1 milione e 600 mila euro. Una cifra che, secondo i proponenti, potrebbe essere spalmata nel corso di cinque anni impattando in maniera contenuta sul bilancio del Comune. All’incontro di ieri sera ha partecipato anche l’assessore comunale ai lavori pubblici, Angelo Morsanuto, il quale ha voluto far presente che sulla viabilità a nord di Portogruaro l’amministrazione non è rimasta immobile. La sindaco Maria Teresa Senatore “sta lottando” – sono le sue parole – per eliminare la rotondina di via Antinori e avere le barriere fonoassorbenti lungo il tracciato dell’A4 interessato dai lavori della terza corsia. Poi ha sottolineato che ci sono voluti più di vent’anni e l’arrivo della nuova amministrazione per asfaltare via San Martino nonché per realizzare nuovi impianti di illuminazione pubblica. Infine, pur elogiando la competenza delle proposte formulate dal Comitato, ha ammonito che l’amministrazione segue dei criteri e vuole vedere anche le idee di altri professionisti su come risolvere i problemi della viabilità di Borgo San Nicolò. L’ing. Roberto Drigo, dal canto suo, ha fatto presente che i problemi alla viabilità vanno risolti globalmente e non spacchettati come pare, invece, stia accadendo. “Sarebbe un paradosso se si togliesse la rotatoria di via Antinori per metterne un’altra a qualche centinaio di metri.” Il riferimento è ad una possibile rotatoria che verrebbe realizzata in sostituzione dell’incrocio tra via San Martino e viale Pordenone per agevolare l’ingresso e l’uscita dei clienti di un supermercato che dovrebbe sorgere davanti al ristorante Alla Botte.

Il presidente del Comitato, Ennio Vit, ha replicato all’assessore dicendo che loro porteranno ugualmente il progetto elaborato dall’ing. Drigo all’attenzione dell’ amministrazione comunale la quale dovrà motivare quali sono gli eventuali impedimenti che non permettono di concretizzare tutto o una parte del progetto. Vit ha inoltre ricordato che il Comitato sta ancora aspettando, dallo scorso gennaio, una risposta dalla giunta comunale ad una petizione, firmata da 900 residenti di Borgo San Nicolò, in cui si chiede vengano attuati una decina di interventi nel quartiere.

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