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Rotatoria San Giovanni: l’assessore Morsanuto risponde (fuori tempo massimo) al consigliere Fagotto

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Nella foto a sinistra il consigliere Fagotto. Al centro l’assessore Morsanuto. A destra la consigliera Zanutto e l’assessore Geronazzo.
Portogruaro, 12.07.2018. Ci sono voluti quaranta giorni, 10 in più del limite temporale imposto dal regolamento del consiglio comunale, perché l’assessore ai lavori pubblici, Angelo Morsanuto rispondesse all’interrogazione del M5S sulla fase sperimentale, da poco conclusa, della rotatoria di Borgo San Giovanni. Il consigliere Cinquestelle, Claudio Fagotto, voleva comprendere perché, da fine maggio sino agli inizi del mese in corso, è stata predisposta una rotatoria “sperimentale”, delimitata da barriere (i new jersey bianchi e rossi), dopo che era stato già approvato il progetto esecutivo, ma soprattutto dopo che era stata già aggiudicata ad una ditta la gara d’appalto per realizzare l’opera. Fagotto ritiene che la fase sperimentale aveva senso se fosse stata prevista prima di assegnare i lavori. Anzi doveva far parte di un progetto o di un studio di fattibilità che metteva a confronto i dati raccolti, prima e dopo la rotatoria sperimentale, per meglio individuare le eventuali soluzioni progettuali. L’assessore Morsanuto ha subito sgombrato ogni dubbio dichiarando che la rotatoria di San Giovanni, in fase di costruzione, sarà definitiva. I monitoraggi del traffico erano stati eseguiti nella fase progettuale preliminare (quando c’era ancora l’incrocio ndr.). Nella fase sperimentale durata un mese – sottolinea Morsanuto – non era di alcuna utilità monitorare i flussi del traffico in quanto ci si sta riferendo a una rotatoria in divenire e non a quella definitiva. Allora a cosa è servita questa fase durata un mese? Lo dice lo stesso assessore esprimendosi nel più classico dei linguaggi burocratici: “A valutare eventuali elementi da ridefinire in funzione delle tipologie di traffico e delle conseguenti geometrie esecutive.” Tradotto in parole povere io credo volesse dire che questa fase serviva a vedere se qualcosa del progetto esecutivo andasse rivisto alla luce di problematiche impreviste. Alla fine è stata riconfermata la bontà del progetto in quanto il traffico ora risulterebbe meno congestionato e, soprattutto, non si sono registrati incidenti. Questi ultimi due risultati – secondo Morsanuto – misurano anche il grado di soddisfazione dei fruitori verso la nuova soluzione viaria. A rafforzare la convinzione che la rotatoria, seppur in versione sperimentale, ha segnato un miglioramento della viabilità erano giunte, lo scorso 3 luglio, le parole dell’assessore allo Sport, Luigi Geronazzo ai microfoni di Noos.tv: “Molta gente ci manda complimenti dicendoci che la rotatoria è funzionale. Noi ci crediamo, perché lo dobbiamo fare.” Da queste dichiarazioni sembra quasi che qualcuno consideri la bontà della rotatoria come un dogma a cui credere a priori perché nata dalla volontà della giunta Senatore. Termino evidenziando un curioso “errore procedurale”. Il consigliere Cinquestelle Claudio Fagotto aveva protocollato la propria interrogazione lo scorso 1 giugno, ma nella relazione scritta dell’assessore Morsanuto si legge, invece, che egli sta rispondendo ad una nota protocollata il 1 luglio. Si tratta di un “innocente” refuso o di un modo per “nascondere nelle carte” lo sforamento dei 30 giorni previsti dal regolamento? Qualunque sia la motivazione, rimane il fatto che la risposta poteva essere data all’indomani del termine della fase sperimentale della rotatoria, ossia il 3 luglio, quando ormai sia Geronazzo che la capogruppo della Lega, Alessandra Zanutto, si erano già “sbilanciati” nei Tg locali sostenendo che la rotatoria sperimentale era funzionale viste le numerose segnalazioni positive giunte dai cittadini. Con queste argomentazioni è “davvero difficile” controbattere: bisogna semplicemente prenderne atto e, come fa qualcuno, crederci a occhi chiusi.

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