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Portogruaro: il Comune si disfa della palestra di via Lovisa

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Portogruaro, 27.06.2018. La Palestrina Olimpia Uno di via Lovisa verrà venduta dal Comune per ricavarne 200 mila euro. Ieri sera il consiglio comunale ha ratificato la delibera della giunta Senatore che prevede la dismissione di questa struttura sportiva inaugurata nel 1989. A favore ha votato solo la maggioranza (Forza Italia, Lega Nord e Civiche). Contrari il Centrosinistra ed il Gruppo Misto mentre il M5s ha preferito astenersi. La consigliera dem, Irina Drigo, ritiene che la scelta intrapresa dalla giunta vada nella direzione sbagliata in quanto sarebbe stato più giusto che il Comune si fosse tenuto la palestrina facendosi garante del coordinamento delle attività sportive. Non è entrata nel merito della congruità del valore dell’immobile, perché la perizia non è stata consegnata né a lei né al resto dei consiglieri di minoranza nonostante ripetuti solleciti.  Il mancato invio di questo documento non ha permesso neppure al consigliere pentastellato, Claudio Fagotto, di esprimere un parere tecnico sulla cessione. Per cui ha preferito astenersi al momento della votazione. Tuttavia si è detto, in linea di principio, d’accordo con le motivazioni addotte dall’amministrazione nel mettere sul mercato la palestra. Le ragioni sono state illustrate prima dall’assessore al bilancio, Bertilla Bravo, e poi ribadite, con una vena polemica, dal capogruppo di Forza Italia, Enrico Zanco. Le limitate dimensioni della palestra non consentono la pratica di diverse discipline sportive tra le quali la pallavolo ed il basket. La vetustà dell’immobile richiederebbe un notevole investimento per interventi manutentivi che riguarderebbero la sostituzione del manto di copertura, l’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno degli spogliatoi, l’adeguamento dell’impianto di fognatura e tanto altro per adeguarlo alla vigente normativa. L’investimento necessario non risulterebbe pertanto giustificato e conveniente per l’amministrazione trattandosi di un immobile di limitate possibilità di utilizzo a fini pubblici. Con i proventi della vendita verrebbero adeguati o valorizzati altri immobili di proprietà comunale. Quali siano non è stato esplicitato. Il capogruppo forzista, Enrico Zanco, oltre a ricordare che per mettere a norma la palestra di via Lovisa occorrerebbero almeno 400 mila euro, ha “redarguito” i consiglieri, che avevano lamentato il mancato invio della perizia di stima, dicendogli che se erano veramente interessati si sarebbero potuti recare di persona presso l’ufficio comunale dove il documento, magari per una dimenticanza, era rimasto sopra al tavolo. Non lo avesse mai detto. Si è preso una sonora lavata di capo dai consiglieri Fagotto e Drigo. Il primo ha ricordato che già durante la commissione, in cui si era discusso la cessione della palestra, mancava la perizia di stima. Rinfacciare al M5s di non voler andare alla ricerca dei documenti mancanti è stato quanto meno fuori luogo perché i Cinquestelle sono tra coloro che chiedono (spesso senza ottenere) ulteriori carte per approfondire le questioni, l’ultima delle quali riguarda la richiesta del Comune di ottenere un finanziamento statale a tasso zero per riqualificare la piscina di via della Resistenza. La consigliera Drigo, con tono energico, ha chiesto a Zanco se doveva prendersi delle ore di permesso, lavorando fuori Portogruaro, per recarsi presso gli uffici comunali e ribadire quanto già aveva domandato in sede di commissione, ovvero di avere copia della perizia. Anche in questa circostanza Zanco si è voluto distinguere, in negativo, dal resto della maggioranza che, invece, ha preferito rimanere in silenzio evitando di sollevare sterili polemiche che hanno inutilmente allungato il dibattito consiliare.

 

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