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L’Hospice si sosterrà economicamente presso l’ex ospedale vecchio?

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Portogruaro, 27.01.2023. Tra un anno e mezzo l’Hospice verrà riattivato presso la casa servizi in fase di costruzione presso l’ex ospedale in via Antonio Spiga. A dirlo è stato ieri il sindaco Florio Favero, ospite di TGM. La conferenza dei sindaci sanità ha accolto la richiesta dei proprietari dell’ex ospedale vecchio di poter ospitare, nella erigenda casa servizi per anziani, anche una struttura dove verranno erogate le cure palliative ai malati terminali. Come previsto dalle schede ospedaliere, l’Hospice sarà dotato di 8 posti letto. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco perché un problema sanitario ha trovato soluzione. Ma conoscendo le difficoltà che l’Hospice ha avuto nel recente passato, sino a metterne in discussione la sua sopravvivenza, qualche domanda sorge spontanea. Vorrei che ci venisse spiegato come riuscirà la nuova casa servizi a sostenere economicamente i costi di gestione di otto posti letto dal momento che in passato è stato più volte evidenziato che i posti letto dell’Hospice erano occupati mediamente per la metà. Il loro sottoutilizzo sarebbe da ricercare nella scelta di sempre più famiglie di tenere a casa il proprio caro malato terminale sino alla sua dipartita. Altri sostengono, invece, che la diminuzione del tasso di occupazione dei letti è legata alle scelte dell’Unità di Valutazione Distrettuale che autorizza con il contagocce i ricoveri nell’Hospice costringendo molte famiglie a tenersi a casa il proprio malato. Per chi volesse approfondire questo argomento vi rimando ad un mio precedente articolo. Gli alti costi gestione e soprattutto l’arrivo della pandemia avevano determinato la chiusura (temporanea) dell’Hospice presso la casa di riposo Francescon dove questo servizio era attivo dal 2007. Ora sembra che entrambi questi ostacoli siano stati superati. La casa servizi dell’ex ospedale vecchio otterrà l’accreditamento presso la Regione Veneto per poter gestire l’Hospice oltre ai sessanta posti letto destinati ad anziani non autosufficienti. Poiché il privato si pone come obiettivo la massimizzazione dei profitti, mi domando se con il trasferimento dell’Hospice in via Spiga assisteremo anche ad un aumento dell’occupazione dei posti letto. Un quesito che potrebbe avere una risposta già nel consiglio comunale straordinario sulla sanità richiesto dall’opposizione e dal Gruppo Misto. Per il momento è stata accantonata la volontà di trasferire l’Hospice nelle nuove ali del nosocomio cittadino in quanto l’ampliamento di quest’ultimo è previsto non prima di cinque/dieci anni.

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