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Summaga: Nel piano opere pubbliche assente la bretella di collegamento tra le vie Noiare e Santa Elisabetta

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Nella foto il casello ferroviario di via Noiare da dove dovrebbe aver inizio la pista ciclabile che si ricongiungerà con via Santa Elisabetta. Nel tondo il consigliere Roberto Zanin.

Portogruaro, 21.12.2017. Entro la fine del 2018 dovrebbero essere terminati (il condizionale è d’obbligo visti i ripetuti rinvii “per cause di forza maggiore”) i due sottopassi ferroviari in via Noiare, nella frazione di Summaga. Si tratta di un’opera pubblica molto attesa dai summaghesi soprattutto dai residenti in via Noiare nel tratto ricompreso tra i passaggi a livello della linea ferroviaria Venezia Trieste e quella Portogruaro-Treviso. Costoro rimangono isolati da ogni via di comunicazione quando su entrambe le strade ferrate circolano contemporaneamente i treni. Tale eventualità può rivelarsi drammatica in caso di un’emergenza. Nell’estate del 2012, ad esempio, un’ambulanza è rimasta ferma 15 minuti davanti alle sbarre abbassate di via Noiare non potendo raggiungere immediatamente un 75 enne summaghese colpito da un infarto. All’epoca la Nuova Venezia scrisse che “l’immediato arrivo dei soccorsi avrebbe forse dato qualche possibilità in più di sopravvivere all’anziano residente. Invece per l’ennesima volta, quel passaggio a livello ha bloccato la strada ai mezzi di soccorso.” Con la realizzazione dei due sottopassi questo pericolo dovrebbe essere scongiurato per sempre a meno che entrambi i sottopassaggi non vadano sott’acqua durante un nubifragio. In tal caso la situazione si farebbe davvero molto complicata. Il consigliere dem Roberto Zanin ricorda che, in base ad una convenzione sottoscritta da Rfi, Regione Veneto e Comune di Portogruaro, una volta soppressi gli attuali passaggi a livello in via Noiare, è prevista la realizzazione di una pista ciclo-pedonale che collegherà il casello ferroviario della Treviso-Portogruaro di via Noiare a via Santa Elisabetta. In questo modo i ciclisti, provenienti da Mazzolada, potranno finalmente raggiungere Summaga senza percorrere il cavalcavia ferroviario accorciando di molto il percorso. Zanin non ha escluso che ampliando il sedime di questa pista ciclabile, essa potrebbe diventare anche una via di fuga emergenziale nel caso in cui i due sottopassi andassero sott’acqua con il conseguente isolamento della zona tra loro ricompresa. Il gruppo consiliare di Centrosinistra aveva proposto questa bretella di collegamento nello scorso piano delle opere pubbliche, ma l’amministrazione si era limitata a inserirla alla voce generica “manutenzione delle strade comunali”. Secondo Zanin se la giunta comunale non porta avanti con decisione la succitata convenzione, molto difficilmente lo potrà fare il dirigente comunale ai lavori pubblici. Anche questa problematica verrà dibattuta nel prossimo consiglio comunale quando si tratterà il piano opere pubbliche 2018-2020.

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