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Portogruaro: I “big della sanità” non verranno in consiglio comunale

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Portogruaro, 20.01.2023. Non ci sarà alcun consiglio comunale sulla sanità entro fine mese. E’ andata a vuoto (per ora) la richiesta, protocollata congiuntamente lo scorso 2 gennaio dal Gruppo Misto e dall’opposizione (Civici e Democratici), di convocare una seduta straordinaria del parlamentino portogruarese per discutere di sanità. All’importante appuntamento erano stati invitati l’assessore regionale alla sanità, la leghista Manuela Lanzarin, ed il direttore generale dell’Ulss4, Mauro Filippi, i quali hanno comunicato l’impossibilità di rispettare il termine dei 20 giorni per la convocazione, così come previsto dal regolamento comunale. La notizia è stata resa nota oggi sul Gazzettino. Il presidente del consiglio, Gastone Mascarin, ha però assicurato che manterrà viva la richiesta alle figure istituzionali invitate a relazionare. Sul tavolo rimangono insolute questioni sanitarie che si trascinano da anni ed altre che si sono aggiunte di recente. Vediamo le principali. E’ da almeno vent’anni che nella città del Lemene si attende la realizzazione dell’ospedale di comunità, ovvero una “struttura sanitaria destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata”, dotata di moduli indicativamente da 20 posti letto e a gestione prevalentemente infermieristica. A riguardo vi sarebbe l’intenzione di collocare un modulo da 20 posti letto all’interno del Centro Servizi IPAB “Francescon” ma nel corso della seduta dello scorso 25 ottobre della 5° commissione del consiglio comunale, nella quale si è dato corso all’audizione della Presidenza e della Direzione dell’IPAB stessa, è stato confermato che non esiste ancora alcun accordo operativo formale per la realizzazione e la gestione dell’ospedale di comunità all’interno dell’IPAB stessa. Poi c’è l’annosa questione dell’Hospice, ovvero la struttura destinata ad ospitare i malati terminali. Questi ultimi erano ospitati in un’ala della casa di riposo Francescon che, attraverso una convenzione con l’Ulss 4, si era fatta carico di curarli. L’arrivo della pandemia aveva costretto a sospendere questo servizio che è stato definitivamente chiuso con la fine del 2022. La sua riattivazione è prevista non prima di uno o due anni presso la “Casa servizi per anziani” che sta sorgendo, seppure molto a rilento, presso l’ex ospedale vecchio. Al momento i familiari dei malati terminali possono contare solo sull’Hospice di San Donà di Piave con gli evidenti disagi legati alla distanza. In riva al Piave doveva finire pure il reparto psichiatrico di Portogruaro, ma grazie alla mobilitazione dei cittadini, del Gruppo Misto e dei Civici e Democratici, tale trasferimento non ha avuto luogo. Rimangono comunque le difficoltà di gestire un servizio particolarmente delicato, visto il genere di pazienti interessati, per la carenza cronica di medici.

 

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