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PAVIMENTAZIONE A PEZZI IN BORGO SAN GIOVANNI. SI INVOCA IL RICORSO ALLA CORTE DEI CONTI

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La pavimentazione di Borgo San Giovanni sta cadendo a pezzi. Si tira in ballo la Corte dei Conti.

Portogruaro, 08/03/2017. E’ passato ormai più di un anno da quando l’amministrazione Senatore, con l’intento di agevolare l’ingresso delle auto in centro storico, ha riaperto al traffico veicolare Borgo San Giovanni portando così a compimento uno dei suoi punti cardine del programma elettorale. Alla base di questo provvedimento c’è la convinzione, ancora non suffragata dai fatturati, che più auto circolano in centro storico più acquirenti entrano nei negozi. Già dopo due mesi, dall’abolizione della Ztl in Borgo San Giovanni, il lastricato ha iniziato a dare preoccupanti segnali di deterioramento come avevamo potuto constatare di persona. L’assessore comunale con delega alle attività produttive, Luigi Geronazzo, aveva minimizzato l’accaduto dichiarando alla Nuova Venezia del 23/02/2016 che «avrà ceduto soltanto una piastrella. Non c’è alcun problema. Si tratta semplicemente di un caso isolato. Non dobbiamo preoccuparci più di tanto». Da allora la situazione non è migliorata come voleva darcela a bere.

Contattato dal giornalista de “Il Popolo” nell’estate del 2016, l’assessore ai lavori pubblici, Angelo Morsanuto, aveva assicurato che, oltre a riparare o sostituire le piastrelle rotte, avrebbe provveduto a rinforzare il fondo stradale. Da allora la situazione è migliorata? Per niente. Anzi è peggiorata. Continuano a susseguirsi a ritmo incalzante gli interventi di riparazione da parte degli operai del Comune.

Se n’è accorto anche l’ex sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che ieri su Facebook ha postato alcune foto di piastrelle incrinate, spezzate oppure stuccate. La domanda che ha rivolto ai suoi concittadini è stata: “Si può andar avanti così?” Il suo post si è riempito in fretta di commenti. Per l’ennesima volta si sono sollevati dubbi sulla capacità del lastricato, realizzato verso la fine dello scorso millennio, di sostenere il carico veicolare di attraversamento. A tal proposito occorre precisare che la sostituzione dell’asfalto con le piastre era stata una scelta legata al fatto di aver chiuso al traffico Borgo San Giovanni per renderlo più fruibile ai cittadini. Fino a quando in quest’area era rimasta in vigore la Ztl, la pavimentazione non aveva dato preoccupazioni. O per lo meno gli interventi di manutenzione rientravano nella normalità. Si presuppone che l’amministrazione Senatore abbia riaperto al traffico Borgo San Giovanni dopo essersi accertata che i collaudi, eseguiti all’epoca della posa della nuova pavimentazione, prevedevano il carico veicolare di attraversamento. Ma poiché è sotto gli occhi di tutti che le lastre si stanno rompendo ad una ad una, qualcuno ha affermato che la nuova amministrazione avrebbe dovuto da tempo ricorrere alla Corte dei Conti. Ma fino ad oggi non abbiamo avuto notizie in tal senso. D’altronde la nuova amministrazione ha dimostrato che il suo stile non è improntato nel portare in giudizio le persone per dirimere le controversie a meno che non si intralcino i suoi piani (leggasi paracarri di via Camucina). Giunti a questo punto cosa dobbiamo aspettarci? Il tempo ha dimostrato che le rassicurazioni dei sopracitati membri della giunta, in merito ad una definitiva risoluzione del problema, non sono affidabili. Le automobili continueranno ad entrare nel centro storico attraverso la porta di San Giovanni, per la felicità dei commercianti. E pazienza se occorrerà mandare la squadra manutenzione del Comune un giorno sì e l’altro pure a bloccare le lastre ballerine. Tutto pur di non tornare alla situazione precedente caldeggiata, in particolar modo, dagli esponenti del Centrosinistra.

 

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