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IL SINDACO M. SENATORE: FAGOTTO (M5S) HA RACCONTATO FROTTOLE SUL TEMPIO CREMATORIO

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Portogruaro. Il duro attacco del sindaco Maria Teresa Senatore al consigliere di minoranza, Claudio Fagotto, sembra non aver incrinato i buoni rapporti tra il primo cittadino ed il M5S.

Portogruaro, 31/12/2016. Nell’ultimo consiglio comunale del 2016, svoltosi ieri sera e durato quasi 10 ore, il sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, ha dato sostanzialmente del bugiardo al consigliere comunale di minoranza, Claudio Fagotto (M5S), colpevole, secondo lei, di aver raccontato frottole ai cittadini sul tempio crematorio che dovrebbe sorgere a Portogruaro. Abbiamo usato il condizionale perché l’amministrazione comunale insiste nel dire che non ha ancora preso una decisione, ma starebbe solamente vagliando il piano di fattibilità pervenutogli la settimana scorsa. I Cinquestelle , invece, non hanno dubbi a riguardo. Lo ha fatto capire chiaramente il loro rappresentante in Consiglio Comunale quando ha commentato il bilancio di Previsione e il Dup (Documento Unico di Programmazione), ossia la relazione programmatica dell’Ente.

Possiamo anticipare – ha detto Fagotto – il nostro no deciso all’ipotesi del tempio crematorio, opera spuntata dal nulla, non presente in nessun programma elettorale e quindi da discutere con i cittadini, finanziata interamente dai privati.” Questa opera pubblica dovrebbe -secondo Fagotto- essere pure tolta dal Piano delle Opere Pubbliche perché, proprio in questi giorni, il Consiglio Regionale ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio, proposto e votato dalla Lega Nord, che blocca le nuove autorizzazioni per gli impianti di questo genere sino al 31/12/2018. A tal proposito si deve ricordare che il Veneto, a differenza di altre regioni italiane, non ha ancora una normativa che disciplina l’installazione sul proprio territorio dei tempi crematori e quindi, in assenza di questa sospensione, vigeva il far-west. Leggendo il piano di fattibilità (che il Comune di Portogruaro ci risulta abbia reso disponibile ai consiglieri comunali, ma non abbia ancora pubblicato sul proprio sito web) Fagotto ha snocciolato alcuni dati: se il progetto del tempio crematorio andrà in porto allora il Comune incasserà dal gestore circa 70 mila euro all’anno per 15 anni. Per i residenti a Portogruaro il costo della cremazione sarà di 561 euro circa mentre i non residenti pagheranno solamente 24 euro in più. Per chi vuole far “bruciare” i resti riesumati del proprio defunto la spesa è di 483 euro mentre i “forestieri” sono tenuti a pagare solo 4 euro in più. Insomma i portogruaresi, a fronte del fatto di avere “sotto casa” un tempio crematorio, vengono ricompensati con un modestissimo vantaggio economico. Non si è poi tenuto conto dell’impatto ambientale che tale impianto genererà in un territorio “devastato” da ben 21 centrali a biomasse. Nel piano di fattibilità non c’è alcun accenno al deprezzamento delle case e dei terreni limitrofi al tempio crematorio. Nonostante gli svantaggi siano di gran lunga maggiori dei vantaggi il Comune sembra voler accelerare i tempi per la sua realizzazione perché c’è il timore che qualche altro ente locale limitrofo possa “soffiargli” questa opportunità.

Il sindaco Maria Teresa Senatore ha contestato la visione “negativa” di Fagotto sostenendo che si basa su una serie di frottole e su alcune omissioni. Il pentastellato si è dimenticato di dire che gli impianti di quel tipo sono descritti e disciplinati da una normativa di ARPAV. Si è dimenticato di dire che ARPAV ha assimilato il tempio crematorio all’ impianto termico di una abitazione. L’inquinamento corrisponde a zero. Non esiste una perequazione con un inceneritore e non c’entra niente con una centrale a biomassa. Nel ribadire che l’amministrazione comunale sta solo facendo uno studio di fattibilità, il sindaco ha constato che sulla vicenda qualcuno (in primis il M5S ndr.) fa politica di bassissima lega. Si è detta dispiaciuta che i cittadini di Portogruaro vengano presi in giro. Ha poi accennato all’invito, rivolto al consigliere Claudio Fagotto qualche giorno fa, di andare a vedere assieme a lui il tempio crematorio di Rimini per accertarsi di persona come stanno effettivamente le cose. Quando è stata comunicata questa notizia il resto della minoranza (Centrosinistra e Gruppo Misto) ha palesato energicamente le proprie rimostranze per non essere stati coinvolti in questa “gita fuori porta.” A quel punto il sindaco non ha potuto far altro che estendere l’invito a tutti loro. Il consigliere Paolo Scarpa, in maniera scaramantica, ha fatto le corna sopra il tavolo come a voler dire che per lui non è ancora giunta l’ora di essere “infornato”.

A prendere le difese di Fagotto ci ha pensato la consigliera Irina Drigo (Centrosinistra) secondo la quale ad aver raccontato le bugie non è stato Fagotto, ma qualcun altro (l’allusione è al sindaco). Infatti nel piano di fattibilità si legge a pagina 20 che il forno crematorio è assimilato ad un inceneritore (e non alla caldaia di un’abitazione alla quale aveva fatto accenno il primo cittadino). A pagina 18 si dice che l’intervento viene realizzato nell’ambito di un’area cimiteriale e che il progetto, proprio perché assimilato ad un inceneritore, va sottoposto a VAS (valutazione ambientale strategica) e a VIA (valutazione impatto ambientale). La consigliera dem ha ricordato che nessuna lista, presente alle ultime amministrative, aveva previsto nel proprio programma un tempio crematorio per cui i cittadini non hanno avuto modo di giudicare gli eletti su un opera di questo tipo. C’è allora l’esigenza di capire se tale opera è un’esigenza realmente sentita dalla comunità, se è davvero funzionale ad un territorio vasto che travalica quello di Portogruaro. Comprendere dove si vuole realmente farlo dal momento che il piano di fattibilità indica come non idonea l’area originariamente indicata di via Villanova. Il problema, comunque, non si risolve spostando il forno da un posto all’altro portandolo magari a Portovecchio, a Pradipozzo, a Lugugnana, perché i fumi emessi in cielo vengono trasportati tutt’intorno e non restano ovviamente fermi. Infine la consigliera Drigo ha fatto osservare che prima di procedere all’approvazione del piano delle opere pubbliche 2017, al cui interno c’è anche il tempio crematorio, si sarebbe dovuto coinvolgere i cittadini su questa opera pubblica, ma soprattutto il Consiglio Comunale si sarebbe dovuto esprimere sul piano di fattibilità.

Paolo Scarpa, del Gruppo Misto, si è detto profondamente rattristato per le parole poco riguardevoli usate dal sindaco nei confronti di Fagotto. Il primo cittadino non avrebbe dimostrato umiltà, capacità amministrativa e di ascolto. “Non accetto –ha detto Scarpa– che lei si rivolga con toni amari e sprezzanti ad un consigliere comunale (Fagotto ndr.) che ha solo espresso il suo punto di vista con la massima preparazione senza offendere nessuno.” Ed i militanti del M5S di Portogruaro, direte voi, si saranno fatti sentire per le dure parole del sindaco nei confronti del loro consigliere? Sulla loro pagina facebook non c’è (al momento in cui scriviamo) alcun riferimento al fattaccio. Nessun comunicato di solidarietà verso Fagotto e di biasimo verso il sindaco. Il “numero 2” del M5S a Portogruaro, Luca Culos, si è limitato a scrivere sulla propria pagina facebook di aver “trovato molto fuori luogo l’intervento del sindaco, perché il consigliere Fagotto ha citato dati desunti dallo studio di fattibilità e quindi non ha mentito.” Insomma pare si tratti solo di un piccolo incidente di percorso che non ha incrinato i buoni e cordiali rapporti tra il M5S ed il sindaco Maria Teresa Senatore.

 

 

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