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AUTOVELOX FISSI A CINTO CAOMAGGIORE. CAMPANERUT: “NON LI ABBIAMO MESSI PER FARE CASSA”

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Ricevo e pubblico il seguente comunicato stampa dell’assessore comunale al bilancio di Cinto Caomaggiore, Matteo Campanerut.

“Con riferimento alle polemiche alimentate in queste settimane da una parte della minoranza e in primis da Paolo Fagotto (referente del “Gruppo per il Cambiamento” ndr.), cogliamo l’occasione per dire alcune cose con grande chiarezza e trasparenza. La nostra Amministrazione non ha installato i 7 rilevatori di velocità per fare cassa, ma nell’ambito di un progetto di sicurezza stradale portato avanti di comune accordo con la polizia locale. Numerosi cittadini ci segnalavano da tempo la crescente pericolosità della Strada Metropolitana 251 (ex strada provinciale ndr.) e successivamente abbiamo effettuato dei rilievi che hanno confermato questo timore. Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno sia installare i 7 rilevatori di velocità, sia alzare il limite di velocità in centro da 30 km/h a 50 km/h, garantendo una velocità controllata e uniforme. Per queste operazioni abbiamo impegnato circa 7.000 euro che corrispondono a una parte dei proventi delle sanzioni che proprio lo Stato ci obbliga a utilizzare per migliorare la sicurezza stradale. I numeri forniti da Paolo Fagotto sono quindi inventati e le accuse che ci vengono rivolte sono infondate. Non accettiamo lezioni da parte degli esponenti della vecchia amministrazione Querini, che nulla hanno fatto per migliorare la sicurezza stradale e anzi hanno deliberatamente lavorato per far morire il centro di Cinto. Inoltre, se proprio il comune volesse fare cassa, di certo non metterebbe dei rilevatori sulla SM251, visto che il 50% dei proventi delle sanzioni fatte su quella strada deve essere trasferito alla Città Metropolitana di Venezia.”

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