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Una “giapponese” ben radicata a Portogruaro

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Portogruaro,02.08.2015. Uno splendido esemplare di Sofora del Giappone si è ambientata molto bene in Borgo San Gottardo. Ad avere la fortuna di ospitarla è la famiglia Falcomer. Questa pianta ornamentale, che pare abbia almeno 4 secoli di vita, si caratterizza per un fusto “molto elaborato”: la corteccia è rugosa con fessure prominenti (vedi foto). Il proprietario mi ha raccontato un aneddoto legato ad essa. Circa cinque anni fa aveva fatto portare una pesante scultura moderna, a forma di cerchio, nel proprio angusto giardino. Una volta varcato il cancello d’ingresso uno dei tiranti, che assicurava la scultura al mezzo di trasporto, cedette improvvisamente andando a colpire violentemente contro la Sofora. Come conseguenza di questo fortuito incidente, un tratto della secolare pianta venne reciso. Per evitare che la Sofora potesse morire venne chiamato un esperto vivaista che riuscì, con le proprie cure, a preservare in buona salute la pianta. Oggi le tracce di quella “amputazione” non si vedono perché sono coperte dall’ampio fogliame e dai fiori che in questo periodo sbocciano liberando un gradevole profumo. In passato l’amministrazione comunale aveva chiesto alla famiglia Falcomer se potevano abbattere un tratto del muro di cinta per consentire ai passanti in borgo San Gottardo di poter ammirare a pieno di questa pianta. La richiesta non venne accettata, perché giudicata “eccessiva ed invasiva”. Comunque crediamo che gli amanti della natura, se volessero vedere o fotografare da vicino questa Sofora, troveranno la disponibilità dei proprietari. Sempre che non abbia nulla in contrario Nerone, il grande cane nero che ha la propria cuccia alla base della Sofora. P.S. Notate il curioso “tutore in legno” utilizzato per sostenere un ramo della pianta che si affaccia lungo la pubblica via.

  

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