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Florio Favero: “Ora non è necessario rivedere il PUT”

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Negli incontri pubblici, organizzati in municipio per illustrare il nuovo Piano Urbano del Traffico, il sindaco sta ripetendo che era arrivato il tempo di “svecchiare” questo documento perché datato 2007. Una narrazione che però non manifesta la sua originaria e forte contrarietà ad aggiornare il PUT.

Corso Martiri
Corso Martiri

Portogruaro, 18.02.2023. “Ora non è necessario rivedere il PUT”. Queste parole sono state pronunciate (e riportate anche sulla stampa locale) dal sindaco Florio Favero lo scorso 30 aprile quando in sala consiliare si stava discutendo la delibera sull’aggiornamento del PUT. Ma oggi sta dicendo esattamente il contrario. Vediamo di capire questa ennesima “giravolta” del sindaco. La delibera in questione era stata presentata dal gruppo d’opposizione, Civici e Democratici, secondo i quali, prima di procedere all’eventuale circonvallazione a senso unico attorno al centro storico, bisognava che l’amministrazione provvedesse a rivedere il Piano Generale del Traffico Urbano fermo al 2007. In sostanza i Civici chiedevano che si facesse una “fotografia” dell’attuale viabilità cittadina alla luce anche delle significative modifiche viarie quali il completamento della tangenziale e l’eliminazione di numerosi incroci semaforici con rotatorie. Si voleva capire se effettivamente la realizzazione di un ring attorno al centro storico (che il sindaco è intenzionato a fare a tutti i costi) è coerente con gli obiettivi del PUT che così possiamo sintetizzare: garantire una migliore qualità urbana partendo da una progressiva riduzione del traffico di attraversamento soprattutto nelle aree di elevato valore urbanistico ed architettonico. Pedonalizzare il centro storico prevedendo la creazione di parcheggi in prossimità ad esso. L’attuazione di percorsi ciclo-pedonali soprattutto in prossimità di servizi scolastici e sanitari. Il sindaco Favero, anziché sposare la richiesta dei Civici, ha mosso alcune obiezioni per convincere la sua maggioranza a non approvare quella delibera. Prima di tutto ha evidenziato che non c’è scritto nella normativa quando deve essere aggiornato il PUT. Poi ha ricordato che in quel momento la Città metropolitana di Venezia stava elaborando un piano della mobilità al quale dovrà adeguarsi quello di Portogruaro. Per cui non aveva molto senso attuare l’aggiornamento del PUT. Meglio attendere future novità riguardanti le infrastrutture viarie che al momento non ci sono perché il ring cambierà solo il flusso del traffico. Tali argomentazioni, oltre a non convincere l’opposizione, non ha convinto il gruppo di maggioranza Senatore (allora composto dall’ex sindaca e dai suoi tre consiglieri). La revisione del PUT – ha replicato la Senatore – è un’opportunità per rappresentare ai cittadini la fotografia dell’esistente, utile per comprendere la visione futura della città. Alla fine il sindaco si è dovuto “piegare” approvando, assieme al resto del consiglio comunale, la delibera dell’opposizione. Ma nelle recenti interviste che ha concesso ai TG locali all’indomani della presentazione del “nuovo PUT” alla cittadinanza, fa una narrazione dei fatti che non evidenzia minimamente le sue obiezioni nel modificare il PUT. Anzi è arrivato a dire che l’aggiornamento del PUT è un intervento dovuto, un intervento che andava fatto perché datato. In realtà, se fosse dipeso da lui, avremmo ancora il Piano del 2007.

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